Dal passato al Presente Immerso in un folto bosco, il suo primo nucleo fu costituito (VII secolo) dall'Oratorio di San Michele, edificato dai Longobardi, che divenne poi Monastero Benedettino dipendente dall'Abbazia di Farfa. Tra il XIV e il XV secolo vi si insediarono i Francescani dal Terz'Ordine. Dal 1470 al 1744 fu trasformato in Romitorio. Nel 1744 San Paolo della Croce vi stabilì il secondo Convento della Congregazione Passionista e vi dimorò per 25 anni. Fu sottoposto alle soppressioni napoleoniche (1810-14) e dal governo italiano (1875-77). Rimase comunque sempre in attività. Vi si trovano le reliquie dal Beato Lorenzo Salvi, celebre per la sua devozione a Gesù Bambino, e vi inizio la sua vita religiosa il Beato Domenico Barberi, nato net 1792 a Viterbo, apostolo dell'ecumenismo. E’ sede dal “Centro di evangelizzazione Beato Lorenzo Salvi”. La visita La Chiesa settecentesca ha un Coro in noce (XIX secolo), due tale di Tommaso Conca e affreschi a encausto di Ferdinando Vignanelli (1934). Nel Romitorio si possono visitare le celle di San Paolo della Croce e dal fratello Giambattista. Ben fornita è la Biblioteca.
Ulteriori informazioniLa chiesa del monastero, dedicata a Sant'Antonio da Padova, fu edificata nel 1575 dai frati cappuccini. Nel 1580 fu costruito il convento, con il relativo chiostro realizzato in peperino, tipica pietra vulcanica locale. L'edificio religioso si presenta ad un'unica navata con due cappelle laterali, secondo la tipologia delle chiese francescane. Chiude il presbiterio un caratteristico coro ligneo. I frati cappuccini sono rimasti fino al 1962. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1972 il complesso fu acquistato dalle monache benedettine provenienti dal monastero di San Magno ad Amelia e venne completamente ristrutturato.
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